(Senza ricevere mai un rifiuto).
Come promesso nel post “perché un altro blog” spiego quello che ho imparato da Carlos Guadalupe, insegnante di Tango Argentino, relativamente a: come invitare una donna a ballare senza ricevere mai un rifiuto.
Come dicevo il ballo di coppia ha molti vantaggi e si porta dietro storia, cultura e strategie tutte cose utilissime per vivere a mio avviso in modo sano e divertente in società. A differenza della Dance il ballo di coppia ha alcuni enormi vantaggi.
Nella dance se voglio approcciare con una donna forse la inviterò a bere qualcosa. Se ricevo un rifiuto è un rifiuto a me.
Nel ballo di coppia invece se voglio approcciare con una donna posso invitarla a ballare e se ricevo un rifiuto è un rifiuto al ballo.
Questo singolo aspetto è a mio avviso un potentissimo ammortizzatore sociale (tra uomo e donna) perchè gestire un rifiuto al ballo è per il proprio ego molto più facile che ricevere un rifiuto alla propria identità. Per questo ritengo che il ballo di coppia sia qualcosa di meraviglioso da tutelare, divulgare, e diffondere alle nuove generazioni, per gli enormi vantaggi che porta.
E relativamente alla gestione del rifiuto si può fare anche di meglio! Carlos durante una lezione di Tango mi spiegò quello che viene tramandato nella cultura tanghera argentina e che a mio avviso si è perso invece in buona parte d’Italia a causa del successo che ha avuto la musica dance (ballo di singoli) e relativa perdita della cultura del ballo di coppia.
Mi sono ripromesso di essere sintetico su questo argomento anche se in realtà ci sarebbe da parlare tantissimo (per gli approfondimenti rimando le indicazioni alla fine del post).
Passiamo ai fatti.
Carlos non invitava mai se non è sicuro che la donna accetterà l’invito. E come faceva?
Ecco gli accorgimenti e gli ingredienti neccessari (detti: mirada y cabecéo)
- saper individuare con lo sguardo nella sala e scegliere chi ci piace e può essere interessata a ballare
- saper creare un efficace contatto visivo con la donna che si vuole invitare a ballare per ottenere una pre-accettazione al ballo
- saper proporre un sorriso smagliante, o ammiccante o intrigante a seconda delle situazioni
- tenere una buona postura corporea e una camminata decisa
- portare un invito sempre deciso e sorridente
- essere sempre educati, gentili, rispettosi
- saper ripiegare velocemente prima di portare un invito nel caso si sia preso un abbaglio colossale,
cioè MAI invitare a ballare una donna se non si è sicuri. Piuttosto se si arriva all’inevitabile, ovvero davanti a lei con la mano tesa ed il sorriso e ci si accorge che si è preso un abbaglio, ripiegare con una scusa dicendo: “scusa mi sembra di aver dimenticato il bicchiere (o la giacca) dietro di te” ;-).
Quindi con un po’ di attenzione, di educazione, un po’ di psicologia e buon senso ho imparato che posso scoccare la freccia solo quando sono sicuro di fare centro.
Chiaro è che a questo punto i più timidi e insicuri potrebbero asserire: “bhe ma allora così non ballerò mai o pochissimo.”
Rispondo parafrasando una frase letta nel libro “Le Armi della Persuasione” di Robert B. Cialdini
Prosperano quelli che sanno portare la gente a dire di Sì, gli altri eseguono, o stentano e deperiscono.
Facendo un semplice esempio: chi sa giocare bene a pallone non sta mai in panchina ;-).
Se imparo a giocare bene e a prenderla come un gioco divertente tutto sarà più facile. Mi è chiaro che non tutti possono diventare bomber e capo cannonieri, ma almeno giocarmela sì! Ed infine se mai mi alleno, mai giocherò!
OK, Scendiamo nei dettagli.
Saper individuare con lo sguardo nella sala e scegliere chi ci piace e può essere interessata a ballare.
Mi piace molto la canzone di Cremonini che canta: gli uomini e le donne sono uguali. Spesso (ma non sempre) questa frase è verissima.
Provo a ragionare su me stesso un attimo che è la cosa che mi riesce meglio. Se una donna che mi piace mi sorride questo come minimo mi lusinga (e ingalluzzisce anche un po’ :-). Se quella donna mi fa anche capire che ha deciso me e soltanto me (e non che se sono io o un altro tanto è uguale) questa sensazione mi può mandare veramente fuori di testa, e magari farmi innamorare.
Ho imparato che per le donne è esattamente la stessa cosa. All’interno di una sala da ballo se entro con un mitra tra le gambe pronto a sparare a qualunque donna che respiri queste naturalmente svilupperanno degli anticorpi per difendersi da me. Tutte hanno un ego per questo amano sentirsi giustamente importanti. Per questo mi risulta molto più efficace esprimere una preferenza che provarne cento. Questo non vuol dire che ballerò con una sola donna durante una serata, anche se potrebbe accadere se la donna è quella giusta, ma che darò ad ognuna la dovuta importanza e attenzione.
Saper creare un efficace contatto visivo con la donna che si vuole invitare a ballare per ottenere una pre-accettazione al ballo.
Questo secondo me è il punto più furbo e intrigante della strategia. E’ ancora più efficace del detto: chi ben comincia è già a metà dell’opera, in questo caso se riesco a farmi dire di Sì a distanza attraverso un efficace contatto visivo ho già compiuto l’opera, il resto è tutto in discesa. Cercando una intesa, un assenso con un sorriso e un cenno della testa, o delle sopracciglia, come a cercare di dire con gli occhi: “balliamo?”, la maggior parte delle volte ottengo un “Sì”. Quindi adoperandomi con la giusta garbatezza e simpatia la maggior parte delle volte ottengo un consenso a distanza.
Quando lo ottengo chiaro con un cenno della testa, il 90% del lavoro è bello che fatto! Dopo che ho colto la sua disponibilità al ballo, quando parto per l’invito e durante la strada che percorro che mi separa dalla mia prescelta, tengo ben deciso il contatto visivo per non perderlo. Mostro chiaramente che ho deciso lei e solo lei con un sorriso giocoso (quindi meglio evitare di guardare in giro), punto dritto come fa il gatto quando punta il topo (in questo caso la topa che spesso è più felina di me! ;-). A questo punto tocca a me farle fare un ballo e giocarmi tutto in 3 minuti (la durata della canzone). Il ballo è come un viaggio, se e come la farò viaggiare dipenderà solamente da me e dalla mia abilità e sensibilità.
Saper proporre un sorriso smagliante, o ammiccante o intrigante a seconda delle situazioni.
Quante volte mi è capitato che amico con un sorriso e una pacca sulle spalle mi ha fatto fare una cosa sulla quale ero titubante! Chiaro è che non sto dicendo che invito una donna dandole una pacca sulla spalla, ma un sorriso smagliante, ammiccante, anche un po’ spavaldo per smuovere eventuali titubanze da parte della donna. Sto parlando di titubanze e non di rifiuti ;-). Un seduttore abile (ricordo che sedurre vuol dire condurre a se) può portare a ballare una donna con una velocità che a agli occhi di uno spettatore ingenuo può sembrare irruenza invece di una giocosa abilità. Lo spettatore ingenuo ovviamente non si accorge che il tutto era già stato deciso da lontano con un gioco di sguardi, smorfie e cenni con la testa. Vede solo l’uomo che prende con decisione una donna e la porta a ballare 😉 (con un po’ di invidia).
Tenere una buona postura corporea e una camminata decisa
Ecco qui una delle camminate più famose al mondo che mi sono divertito a copiare molte volte. Già quando andavo a scuola sfruttavo il percorso che dovevo fare da casa a scuola per divertirmi a copiare le camminate degli altri, oppure camminando a tempo di musica, una musica che ovviamente mi immaginavo dentro la testa. Ho imparato da varie letture che una delle cose che sappiamo fare meglio di qualsiasi altro essere vivente su questo pianeta è copiare! 🙂 Da bambini durante il gioco impariamo copiando gli altri. Così ho cominciato copiando, sguardo alto, culo in dentro, busto in fuori, senza esagerare troppo.
Qualcuno potrebbe chiedermi cosa c’entra questo con il tango o il ballo di coppia? La camminata è una cosa personale ed esprime lo stato d’animo che si ha in quel momento. Quello che forse non tutti sanno che sia lo stato d’animo influisce sulla postura che la postura sullo stato d’animo. Consiglio di guardare bene la fine del video, perché quella è la parte più importante, fondamentale, John Travolta si sta divertendo come un matto! Non c’è nessuna tecnica particolare o misteriosa che vi possa aiutare a camminare con la sensazione di divertirsi! Basta divertirsi veramente! Provare per credere! 😉
Un trucco per la postura delle spalle.
Quando si fa un respiro profondo, molto profondo per riempire totalmente i polmoni le spalle si alzano, poi buttando fuori l’aria come per rilassarsi completamente le spalle si abbassano naturalmente. Ecco quando si sente una sensazione di rilassamento è molto probabile che le spalle siano nella postura più corretta.
Cose che ricordo di evitare come la peste! 😉
Se provo a immaginare ad un amico che mi chiede di uscire con lui e me lo domanda con questa postura: spalle basse e chiuse verso avanti, la schiena gobba, lo sguardo basso che guarda la punta dei piedi, il tono della voce depresso, magari sommato anche ad ascella pezzata, abiti sporchi, alito fetido e il tartaro ai denti!!!! Beh se accetto il suo invito è per spirito da crocerossina, perchè ha bisogno di un valido aiuto! :-))) Ecco questa però non è la situazione di una sala da ballo e nemmeno una saggia strategia per invitare a ballare una donna anzi cose da evitare come la peste.
Essere sempre educati, gentili e rispettosi.
Questo aspetto importantissimo sta alla base di qualsiasi buon rapporto umano.
La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza del donare crea amore. Lao-Tzû (VI o V secolo a.C.), filosofo cinese.
Saper ripiegare velocemente.
Penso di aver agganciato lo sguardo della donna che ho scelto, mi sembra di aver capito che ha risposto positivamente ad un mio cenno, parto deciso, quando arrivo vicino pronto per fare l’invito questa si gira e mi da le spalle (forse non ci vede ed è senza occhiali!! :-p :-)! Piuttosto che bussare alle spalle di una donna la scavalco per far finta di cercare il mio bicchiere che ho lasciato non so dove!
Carlos mi ha insegnato a invitare solo quando sono sicuro e la situazione è a mio vantaggio. Per assurdo meglio non ballare tutta la sera che prendere un rifiuto.
Ecco un esempio che raccontava il saggio Carlos per dimostrare che è meglio non invitare una donna se non si è sicuri dell’esito.
Immaginiamoci questa scena, una fila di donne che aspetta di essere invitate a ballare (come si deve!), io faccio finta di non sapere nulla di come si invita a ballare una donna, vado dalla prima senza che questa abbia modo di vedermi prima, le piombo davanti e la invito a ballare con una postura e un tono di voce incerto: il primo rifiuto è assicurato.
A quel punto provo con la vicina, la quale inevitabilmente se ha un po’ di amor proprio si sente un ripiego e pensa che ci provo con tutte. Secondo rifiuto. Imperterrito continuo e provo con la terza vicina che magari ha assistito alla scena, la quale probabilmente penserà “ti hanno risposto loro di no, perchè dovrei dire io di si?”. E cado in una spirale discendente di rifiuti a catena. Quando ho finito la fila non mi resta che prendere la porta e uscire per la figura misera e non farmi vedere per un bel po’ ;-).
Quindi meglio ripiegare velocemente e dissimulare l’invito in un’altra azione (cercare la propria giacca ad esempio) che ricevere un rifiuto.
A questo punto mi viene in mente di citare il SunTzu, L’arte della guerra :-D:
Se conosci te stesso e conosci il tuo avversario ed il territorio le tue probabilità di vittoria sono massime.
Imprevisti divertenti
Sempre Carlos mi raccontò che andando ad invitare una donna a ballare, raramente può capitare che la vicina vedendoci arrivare di gran carriera anticipa il nostro invito e quando stiamo per porgere la mano questa si fionda davanti dicendo” Siiii grazie avevo proprio voglia di ballare!” Che fare? Bhe, dipende davvero dalla situazione. Giocatevela bene ;-).
Occhio alla concorrenza
Un altro buon consiglio è di non puntare una donna da trooooopo lontano, perché un baldo e galante ballerino potrebbe essere più vicino e veloce ;-).
Ballare è un po’ come conversare.
Ci sono molte analogie tra l’arte oratoria e quella del ballo e quindi sarà facile traslare le sagge abitudini da un mondo all’altro, che ripeto sono quasi adiacenti.
Anni fa avevo problemi a socializzare perché avevo una comunicazione troppo aggressiva, per fortuna ho trovato questo libro che mi è stato molto utile: Dale Carnagie: Come trattare gli altri e farseli amici.
Finisco con una citazione.
La grande meta della vita non è la conoscenza bensì l’azione.
Thomas Henry Huxley, citazione tratta da “Come ottenere il meglio da se stessi e dagli altri” di Anthony Robbins
Buoni balli!!!
Di coppia ovviamente! 😉
P.s. Si lo so questi sono i consigli per gli uomini, in uno dei prossimi post scriverò quelli per le donne (forse ;-))
Parole sante Luca!
A dir il vero molte di queste “tecniche” si utilizzano già inconsciamente; ma sicuramente rileggerle e trovarle così organizzate può servire a tutti. In modo particolare a chi è un po’ più timido.
Alcuni colleghi tangheri esperti dicono che non è tutto qui, ma non riesco a convincerli a tirar fuori il loro sapere.
Comunque questo tipo di post ti reiscono bene. prova ad orientarti ancora su questo ricchissimo argomento.
La versione al femminile penso che possa interessare tutti: donne e uomini. Così come altri consigli che riguardano la comunicazione tra le due metà della mela.
Buoni post,
KiKo
FanTango
Grazie Kiko, se riesci a ottenere altre informazioni da vecchi tangheri te ne sarò grato se le posti qui. Come dicevo sto cercando di organizzare tutti questi argomenti per darne la più ampia divulgazione attraverso vari media come il blog, gli audiopost, articoli, lezioni ecc. Un po’ alla volta, lavoro e impegni permettendo :-).
Salute e prosperità.
oppure c’è la silly walk alla monty phyton
http://it.youtube.com/watch?v=wippooDL6WE
Sono passati molti anni e ovviamente le abitudini sono cambiate.
Darò un commento relativo a “questo periodo” oltre che “alla mia zona” potrebbe diverso da quello che avete pensato fino ad ora.
In effetti in passato, io che ballo da anni, vedevo che era tutto diverso. Non metto in dubbio alcuni dei punti spiegati in questo articolo, alcuni li condivido, altri meno come è normale che sia.
Trovo più interessante dire qualcosa di nuovo? Dalle mie parti non esistono tattiche particolari.. almeno non sono poi così rilevanti come altri fattori nell’invito.
I più importanti? bellezza e bravura. Soprattutto con gli sconosciuti. il carattere, a meno che una persona non sia
proprio “odiosa” è difficile conoscerlo in pochi minuti di ballo ovviamente, nella scelta a freddo sono quelli i fattori che influenzano maggiormente. Infatti ho visto totali cafoni, “truzzi” che ballavano sempre..vestiti malissimo in canottiera a volte.. e prendevano un “si” dietro l’altro, altri più educati, eleganti, moderati nell’invitare magari messi da parte mille volte.
Non bisogna essere particolarmente bravi a invitare, anche perchè ormai.. dove vivo io.. le donne prendono l’iniziativa.. se vogliono ballare con te.. ti invitano loro, te lo dicono in faccia e sono anche insistenti alcune.. anche tutte le sere(almeno dico quello che succede nella mia città). Viceversa se non ti vogliono, puoi fare anche 100 inviti a sera nella maniera più elegante possibile..con tutte le tecniche del mondo.. ma riceverai solo “no” e a volte rispondono anche in modo maleducato quando vengono invitate da persone che “non gradiscono”.
In pratica chi invita si illude di scegliere, ma alla fine è più la donna a scegliere che l’uomo. Parlo dell’ambiente salsero della mia città.. in altre zone non è così.. in effetti in altre zone c’èra più scelta e potevi ballare, conoscere sconosciute, divertirti di più.. anche senza che chi accetta il ballo avesse “uno scopo”.
Non fraintendetemi.. non dico che un uomo non possa “mai” scegliere o dire di no.. ci mancherebbe..alcuni lo fanno eccome. Anche a me è capitato di “evitare” ballerine con cui non volevo ballare.. alcune perchè le trovavo antipatiche o maleducate.. ma dico solo quello che vedo maggiormente.
Uno dei motivi è che la maggior parte degli uomini in alcune zone italiane sono talmente zerbini che pur di ballare non rifiuterebbero mai un invito. Secondo me sbagliano.. perchè la stessa apertura non è “condivisa” dall’altra parte.. e sbilanciano eccessivamente la scelta da parte della donna.. ma sono affari loro.
Anche perchè anche numericamente ci sono già molti più uomini che donne nelle sale.. e questo di suo già sblilancia un pochino gli equilibri “contro” di loro.
In altri paesi ho visto 7 o 8 donne da sole che ballavano quasi seminude.. sembravano delle miss..e quasi nessuno le guardava..(l’estremo opposto di tanti zerbini nostrani). Magari la via di mezzo.. è sempre la cosa migliore.
Nelle città italiane di cui parlo, anche se una ha iniziato da 10 giorni, non sa fare nemmeno un passo e ha 70 anni(quindi non intervengono motivi di attrazione fisica)..(è un esempio per assurdo) non le direbbero mai di no..
Almeno tutti quelli che vedo in pista.. e ballo da tanti anni…
Questi uomini considerano un “sacrilegio” dire no a una donna, mentre si fanno dire 100 volte di no in una serata e sembrano quelli che chiedono l’elemosina alla stazione alle volte.. Per un ballo di 5 minuti? mah…
Non è questo lo spirito giusto secondo me, tutti possiamo scegliere con chi balllare o meno.. ci mancherebbe altro..o scartare qualcuno.. è un nostro diritto.. ma più l’ambiente “medio” è tollerante, socievole, e più ci si diverte.
Alla fine è solo un ballo.. non è un fidanzamento e tantomeno un lavoro.. dovrebbe essere preso con più flessibilità mentale. Lo dico da persona che si impegna molto nel ballo, nelle lezioni.. ma quando esco lo faccio per divertirmi.
Vedo persone nelle sale della mia città ,anche piuttosto mature.. che fanno le foto con le pose da dive.. per metterle su facebook.. ma dico scherziamo? Non siamo mica a un concorso di bellezza. A volte fanno ridere e ci sono pure i
fessacchiotti che mettono i like. Nessuno di quelli che ballano nelle mie zone sono miss o attori professionisti..
Siamo persone normali..
Sarebbero meglio pose naturali. Tutto quell’esibizionismo volendo imitare modelli troppo “lontani” a volte finisce per essere anche ridicolo(è solo il mio parere).
inoltre, nelle città italiane di cui parlo(in altri paesi è quasi l’opposto), proprio per la natura “cavalleresca” alla don chisciotte.. per non dire altro di molti uomini della zona, le donne possono essere più selettive. Anche perchè il “disperato” che invita qualsiasi essere vivente che respiri e balla decentemente, lo trovano sempre, quindi alla fine ballano. Anche se scartano decine di persone.
Lo stesso non vale a parti invertite..
Alcune che conosco, scartano a priori chi “esteticamente non è bello” oppure chi non è molto bravo.. come se non avessero iniziato anche loro, fra l’altro.
Ovviamente non voglio generalizzare.. ma è quello che vedo in diverse piste dell’Emilia Romagna, infatti.. si stanno anche svuotando perchè non sono più luoghi socievoli per conoscere gente nuova e divertirsi.. stanno diventando luoghi di “competizione” e ballano quasi sempre gli stessi.. come verificarlo? basta vedere le foto su facebook.
Nella pista e nelle foto ci sono “sempre gli stessi” da anni.. raramente gente nuova.
Il modo di invitare conta poco più del 5% dalle mie parti(certo se uno è maleducato o altro è un altro discorso..)ma ho cercato di confrontare un campione di ballerini, meno belli o più belli, meno bravi o più bravi, che avessero circa le stesse doti caratteriali e lo stesso modo di invitare. Del resto, visto il numero sproporzionato di uomini rispetto alle donne.. non è difficile intuire come vanno le cose. I risultati di quello che ho visto sono circa quelli che ho descritto sopra..
Io amo questo ballo, vado a ballare per divertirmi, a volte non faccio nemmeno un invito ma ballo tanto.. anche tutta la sera.
Altre volte invito ma ballo meno.. dipende moltissimo da “chi” incontri, “cosa” vuole da te, “cosa” gli/le piace di te.
Anche dal livello di concorrenza.. ovviamente in alcune sale ballano i maestri professionisti con le allieve, se da un lato è utile alle allieve per imparare dall’altro non è proprio corretto se fatto in maniera continuativa, perchè le stesse poi abituandosi con gente di un livello sproporzionatamente alto rispetto al loro, non ballano più con i colleghi di corso.
Questo non è giusto, anche perchè, quei colleghi di corso comunque pagano le lezioni a quei maestri(fortunamente non sono tutti così, solo alcuni).
Quindi molto dipende dalla concorrenza .. chi ha appena ballato con un campione europeo anche se è principiante.. difficilmente accetterà un ballerino normale(faccio un esempio estremo per rendere l’idea).
Ovviamente ci sono ballerini bruttini, ma sono molto bravi.. diciamo dei maestri, a volte showman famosi.. allora le donne ci ballano lo stesso, ma non fanno testo.. nel senso che ci ballano per la tecnica 1000 superiore a quella di un uomo normale. Un pari estetico principiante, che magari sa fare solo il passo base e balla male..dalle mie parti viene mollato dopo 3 passi, oppure riceve 9 no su 10(come succedeva a un mio amico principiante che ha smesso).
Allo stesso tempo ho amici particolarmente affascinanti che anche se sono scarsi trovano qualcuna.. ma in quel caso, quelle che scelgono di ballare con loro lo fanno perchè provano un interesse verso di loro.. non certamente per la tecnica.
Poi ci sono ovviamente altri fattori feeling, simpatia, fortuna e altro.. Io ho elencato prima quelli che si vedono “ultimanente” “predominare” come più importanti.
Insomma.. io ho descritto come vanno la maggior parte degli inviti(lo ammettono anche moltissime ballerine che conosco, te lo dicono tranquillamente in faccia, e chiacchierando ti dicono con chi amano ballare e con chi no.. a volte). Quando le chiedo: perchè hai scartato quello? ti dicono: non mi piaceva esteticamente, non è abbastanza bravo, Oppure preferisco l’altro. Questo per dire che la “scelta” parte ancora prima del “potenziale” invito.
Quindi senza considerare “altri” pregi e difetti.. diciamo che la base è questa. Poi conosco persone che ballano bene.. non sono dei maestri .. ma sono poco attraenti anche se gentili, simpatici, e invitano con eleganza… fanno un ballo ogni 10 “no” .
In pratica essendo diventata più selettiva la gente, alcuni ballerini invitano meno..( e te credo! non è poi così piacevole andare in giro col sorriso e beccare solo rifiuti) ultimamente si formano più coppie, anche varie.. ma sanno in anticipo “chi” vuole ballare, e “con chi”. Ecco perchè l’invito spontaneo, a parte qualche vecchietto temerario che non ha niente da perdere sta un pò morendo.. anche perchè esiste la maleducazione di mollare il ballerino se non piace dopo 3 passi.
In altri balli che ho fatto io(fuori dalla salsa) anche se non ti trovavi bene con la ballerina, per un motivo di “gentilezza” non dovevi mollarla prima della fine dei 3 pezzi(lo stesso vale a parti invertite). In questo modo l’ambiente era più rilassato, educato.
Ovviamente escludendo casi estremi, tipo persone con cui è impossibile ballare.. era visto malissimo mollare qualcuno.
Esiste anche una brutta abitudine, nella salsa: essendo “4 gatti” e “sempre gli stessi”, se una persona viene mollata, anche se non ha colpa, gira la voce.. e non ci balla più nessuno. Allora per questo e altri motivi: si organizzano prima.
Tanto si sa per esempio che la ballerina x, ama come balla il ballerino y… sembra che aspettino
di ballare, ma aspettano “la persona” con cui vogliono ballare. Le chat delle scuole di ballo hanno accelerato questo processo.. una ballerina ha i numeri di telefono di centinaia di ballerini in una chat.. se vuole sceglie quello/o quelli se sono più uno, che gli piace e lo contatta. Queste chat vengono create direttamente dalle scuole.
Ho ballato in altri paesi e sinceramente l’ambiente era più bello.. meno selettivo ma ogni sera era diversa.. andavi solo e invitavi “chi capitava”. Il bello di questo approccio diverso, quasi morto dalle mie parti, è che conosci sempre gente nuova.Il ballo era visto come un modo per “comunicare”. Dalle nostre parti in Italia alcuni maestri hanno la brutta abitudine di insegnare troppe figure.. quindi diventa poi un ballo meccanico, non essendo quelli che fanno il corso dei professionisti, si perde un pò il “sapore” vero dell’atmosfera e del ballo latino.
P.s: è solo la mia opinione e quella di altre persone che frequentano da anni le sale.. uomini e donne.
Grazie per lo spazio.
Pablo grazie della tua opinione ed esperienza, personalmente penso che una realtà percettiva non esiste, perché ognuno la interpreta in modo proprio in base alle proprie esperienze, strategie e cultura 😀 😉 Detto questo che ti devo dire 😀 hai scritto così tanto che ti conviene quasi quasi aprire un blog tutto tuo a riguardo 😉 😀
Chiedo scusa se ho preso tanto spazio. Non immaginavo che i messaggi sarebbero comparsi tutti e due, visto che li avevo scritti in date diverse 🙂
Saluti
Mi ero dimenticato di dire che ho voluto parlare di Salsa, mentre voi parlavate di Tango solo perchè la frequento di più, ma il tema dell’invito è comunque comune.
Ho ballato anche tango all’inizio e c’erano meno paranoie negli inviti.. non ricordo di aver ricevuto mai ricevuto un no, fra l’altro.
Invitavo educatamente.. normalmente.. non ero timido ma nemmeno troppo sfacciato. Una via di mezzo. Non conoscendo l’ambiente del tango a fondo perchè ci sono rimasto pochi mesi non posso giudicarlo, ma forse alcune differenze di vedute dipendono anche da questo.
Anche se ho ballato solo 5 mesi ed ero principiante.. nel tango ho ballato abbastanza.. e non era infrequente fare anche delle belle chiacchierate. Le stesse “pose da star” che noto ora nella salsa, non le notavo.. forse perchè erano anche altri tempi, e non era di moda come ora. Comunque mi sembrava giusto, dopo quello che ho scritto, sottolineare questa cosa.ù
P.s: riguardo al gioco degli sguardi di cui hai parlato tipo:
ti guarda.. ti sorride.. vuole ballare. esistono due casi:
1)lo fa una che ti conosce… ok .. magari vuole ballare veramente o parlarti, è giusto avvicinarsi.
2)lo fa una sconosciuta a bordopista? è un trucco.. quando ti avvicini ti rifila un “no” nel 99% dei casi. So che sembra strano.. ma nella salsa succede spessissimo.. anche dopo sguardi continuati che durano parecchio da parte sua.
In realtà quelle che vogliono ballare, sono proprio quelle che non guardano, stanno a bordopista, magari si muovono per i fatti loro.
Quello di guardare è diventate un trucco per far fare a chi non gli piace(o vogliono penalizzare per qualche motivo) una figuraccia..
Meglio non cascarci.
Lo dico sia perchè “tutti” i ballerini di Salsa che conosco, compresi maestri e gente con 10/15 anni di esperienza, la pensano allo stesso modo,ma soprattutto perchè lo ho potuto verificare personalmente, non solo per quello che succedeva a me, ma anche quando osservavo altri.
Nessuna che mi abbia guardato e sorriso ha poi mai ballato realmente.
Ormai non ci casca nessuno e non le guardano.
P.s: non voglio generalizzare neanche qui.. magari qualcuna che guarda il ballerino perchè vuole ballare esiste.. ma soprattutto tra Bologna e Ferrara, il 100% di quelle che ho visto fissare qualcuno, sorridere ecc.. non avevano alcuna intenzione di ballarci, lo hanno rifiutato freddamente appena si è avvicinato.
Parlo di un campione di persone molto vasto. Ricordo un mio amico che si arrabbiò molto e disse: ma cosa guardate a fare se poi non volete ballare? la tipa si è girata dall’altra parte e lo ha ignorato completamente.
Questo per dire in sostanza che chi vuole ballare non guarda quasi mai i ballerini dalle mie parti.. non si usa. Chi guarda.. lo fa per altri motivi.. può esistere invece l’amica che ti guarda perchè aspetta di essere invitata, ma è un altro discorso.
Ripeto è sempre questione di strategia e tattiche. Anche quando vado a ballare fuori dove non sanno che sono maestro di ballo, cerco di non bruciarmi subito, cerco di conoscere il territorio, le usanze, le persone, le abitudini. In un nuovo territorio si può arrivare poi da sconosciuti, o sotto i riflettori. Ci sono molte tattiche e strategie. Quindi cerco di applicare gli insegnamenti del SUN TZU (di cui se non l’hai letto ti consiglio la lettura). La storia ed il Sun Tzu insegnano che: Se conosci te stesso e conosci il territorio ed i tuoi avversari le tue probabilità di vittoria sono massime. Ma se non conosci anche solo una di queste 3 variabili le tue probabilità di vittoria o sono MINIME o NULLE. Ed anche: “Una strategia senza tattiche è il cammino più lento verso la vittoria. Le tattiche senza una strategia sono il clamore prima della sconfitta.” Dove le tattiche insegnano l’ordine, e le strategie insegnano come raggiungere prima l’obiettivo. Non possiamo cambiare molto di quello che è al di fuori di noi, ma possiamo cambiare moltissimo il modo con il quale noi stessi lo approcciamo con quanto c’è la fuori per ottenerne il meglio per noi stessi.
Anche io quando vado a ballare fuori osservo..cerco di conoscere il territorio le persone.
Volevo fare una “analisi” a 360 gradi che non fosse basata su “io” “tu”. Lo avevo “specificato” sopra, fra l’altro.. Per questo devo risponderti.
Ho voluto basarmi su un campione vasto di persone.
Alcune regole si basano solo sul buon senso, poi molto ricade nel “soggettivo”.
In ogni caso proprio perchè ogni ambiente è diverso:
Se qualcuno da consigli su come invitare, sa ballare decentemente, lo invito ad applicare per 4 o 5 anni quello che dice con tanta sicurezza, se balla altri stili..nelle serate reali salsere.. poi ne riparliamo.
Ho usato alcuni esempi pratici, visto che ballo quasi tutte le settimane, e ballo abbastanza..
Mi sono basato fra l’altro su esperienze reali e opinioni espresse da diverse delle stesse ballerine che vanno in pista(oltre ad aver osservato che quello che quello dicevano fosse vero).
Ho espresso la mia opinione a 360 gradi, non parlavo minimamente di “successo personale”. Non era il mio scopo.
Anche perchè non esiste una realtà assoluta su queste cose, nel senso che ho visto moltissimi che millantavano con grande sicurezza tecniche di invito, strategie, consigli a destra e sinistra, filosofie e altro.. cadere invito dopo invito. Anzi.. sono “tutti” caduti fino ad ora.
Hanno fatto delle pessime figure! perchè i fattori che determinavano il “successo” erano altri.
Alcuni hanno anche smesso di ballare:) Ho capito quello che dici, ma la mia risposta vuole essere molto più generica.
Se parli con alcuni fra i migliori professionisti(che fra l’altro spesso sono più umili di altri), non diranno mai “devi fare questo” “se fai questo avrai successo altrimenti no..”. Almeno su questi argomenti. Questo per dire che quello che scriviamo va preso con le molle.. è ovvio che si tratti di “opinioni personali”. Un minimo di umiltà non rende la propria opinione meno importante, anzi..
Senza contare che la stessa strategia, se applicata su due persone diverse, con background diversi, caratteristiche(anche maxillo facciali) diverse, fisiche, o diverse, può dare risultati completamente diversi(questo lo impariamo dallo studio della stessa natura umana e della fisica stessa). Per questo dando per scontato che i fattori sono tanti.. sono intervenuto per “allargare” la discussione.
Comunicando con la gente inoltre.. mi baso su quello che dicono e a volte cercano.
Osservando quello che succede, sera dopo sera. Le delusioni di conoscenti.. le persone che si lamentano.. i successi.. gli insuccessi.
Nel genere di ballo che frequento io.. le persone in pista sono nel 99% dei casi sempre le stesse..(anche quando cambi locale), si spostano moltissimo.. non è difficile farti una idea su chi balla, come si comporta, cosa cerca..
Poi ripeto: ogni punto di vista è soggettivo, ma questo lo davo per scontato. Vedi sopra.
Non dico che non sia importante “come” si invita..(modo filosia, postura, atteggiamento, respirazione) è un argomento “sicuramente” interessante.
In ogni caso, con il mio intervento(anche in altri forum) volevo spostare l’attenzione su un numero di fattori esterni talmente elevato, da far diventare l’invito a volte quasi una “pura formalità”. Anche con estranei.
Io nell’accettare un invito..(dalle mie le donne invitano) non valuto quasi mai il modo di invitare. Può essere timida.. estroversa.. può dirmelo in tanti modi o anche essere goffa in quel momento o imbarazzata, apparentemente insicura. Di solito non mi fermo “mai” a questo.. non sono così superficiale. Valuto casomai le esperienze precedenti, come si è comportata in pista o fuori(se ho già visto questa persona). Per decidere se dire “si” o “no”.
Fra l’altro non ho mai considerato un “merito” ricevere dei si, oppure un “demerito” ricevere dei “no”.
Una volta ho ballato con una ballerina che aveva ricevuto una sfilza di “no” .. attualmente è la “mia preferita” e ha un modo di invitare fantastico, non invadente, educato.
Per fare un esempio banale: una persona maleducata, arrogante, anche se mi invitasse nel modo più “elegante” possibile, si beccherebbe un “no”.
Anche se alcuni mascherano queste caratteristiche nell’invito lo sai poi per esperienza..
Alcune persone.. vengono scartate(anche qualche donna in realtà) ma la colpa non sempre è loro.. o del loro approccio.
Alcune, sono fra le persone migliori che abbia conosciuto nelle sale fra l’altro e sono molto apprezzate al di fuori, hanno ottime filosofie di vita e sono persone apprezzabili “dentro e fuori”.
Semplicemente non hanno alcune caratteristiche(tecniche o fisiche) che ad alcuni/e interessano. Chi magari rifiuta un invito lo fa “soprattuto” per questo. E lo dicono pure..
Chi non ti conosce.. a volte.. guarda come ti muovi comunque quando fai un primo ballo. Se uno insegna o ha un livello alto è comunque favorito anche se non lo conosce nessuno.. perchè anche se becca qualche no.. dopo che lo hanno visto muoversi..va tutto in discesa… Alcuni fanno l’errore di paragonare i successi di chi insegna a quelli per esempio di un principiante o intermedio, sarebbe scorretto. Anche perchè quando hanno iniziato loro era tutto diverso e il numero di uomini nettamente inferiore. Allo stesso modo non paragonerei chi lo fa per lavoro e si allena molte ore al giorno a chi balla poche ore alla settimana.
Questo per dire.. dietro a un banale invito.. quante cose ci possano essere.
Sicuramente ci vuole molta umiltà nel dare consigli.. Non ho citato studi che ho fatto in merito perchè non lo ritenevo necessario. Le persone potranno(i salseri nel mio caso) dire se hanno riscontrato punti in comune o meno.
Una cosa è insegnare la tecnica di ballo, molti maestri sono bravissimi in questo ma non capiscono niente su come invitare o viceversa.. anzi..
Visto che parli di “mie” possibilità di “vincere” o altro(e già sbagli nell’approccio secondo me:
1)non parlavo di miei successi o insuccessi ma più in generale.
2)motivo più importante: perchè la filosofia ballo in pista e non su un palco, non è una gara. (anche se detto in modo figurativo)
Sono stato spesso su un palco per altri motivi quindi distinguo le due cose.
Puoi essere “già” soddisfatto dei balli che fai in pista, delle ballerine che hai conosciuto e il resto. Questo non nega di osservare e giudicare.
Non vedo la filosofia di ballo da quel punto di vista e ho rifiutato di di ballare con ballerine che non mi conoscevano, ma la prendevano in questo modo, perchè la mia filosofia di come deve essere vissuto il ballo(quando si va a divertirsi alle serate) è “completamente” diversa.
Ho solo voluto esprimere una opinione trasversale senza ipocrisia. Senza illudere la gente e senza nemmeno scoraggiare troppo.
La maggior parte dei ballerini più “quotati” nelle piste che ho frequentato non applicano alcuna tattica, tantomeno hanno strategie(non voglio ovviamente generalizzare).
Molti sono anche abbastanza ignoranti e cafoni.. Figurati che quando entrano in pista lo fanno a spintoni insieme alla loro donna..(sono esempi estremi per dire che tipo di persone possano avere successo).
Alcuni approcciano in modo quasi volgare..
Se qualcuna gli piace, insultano il ballerino che balla con lei facendo rischiare vere e proprie risse(faccio un esempio estremo). Riguardo alla Salsa..
Non voglio generalizzare, altri sono bravissime persone. Una cosa è essere sicuri di se stessi… io sto parlando di “altro”.
Insomma.. in breve: su questo argomento ognuno di noi dice la sua, senza supponenza/ arroganza di pensare di avere la risposta in tasca. Alcuni su internet non lo fanno..
Anche perchè a trovare un esempio al contrario di quello che uno dice, a volte ci vuole poco ed essere smentiti.
Su una cosa hai ragione.. ho scritto moltissimo su questo(ma non mi ero accorto che il primo messaggio fosse ancora in moderazione, in realtà avrei voluto scriverne uno solo). Visto che mi confronto con ballerini quasi ogni settima, trovo interessante fare sapere ad altri quello che alcuni hanno imparato dopo anni di esperienze.
In ogni caso ormai esistono nella salsa le chat delle scuole.. chi vuole scegliere ha centinaia di contatti in pochi secondi. Basta fare un click.
Molte persone che conosco, vanno a ballare “sapendo” con chi interessa ballare, tecnicamente o fisicamente. Non considerano per niente l’invito una parte importante(almeno nella salsa) e scartano quasi sempre chi ha un livello inferiore al loro(tecnico o estetico). Non dico tutti.. ma molte lo hanno anche ammesso.
Prima che tu faccia l’invito loro sanno se vogliono ballare con te o meno.